Pattern di integrazione nella Power Platform
Comprendere e applicare correttamente i modelli RPC, Relay, Publish-Subscribe e Request-Callback per garantire integrazioni scalabili e sicure tra Dataverse e sistemi esterni.
Basato sulle best practice illustrate da Microsoft Power Platform Architecture.
Perché i pattern di integrazione sono fondamentali
I sistemi basati su Microsoft Power Platform operano in ecosistemi complessi, dove l’integrazione tra Dataverse, Azure, Dynamics 365 e applicazioni esterne è essenziale per garantire la continuità dei processi aziendali. I pattern di integrazione definiscono architetture e flussi di comunicazione standardizzati, riducendo la complessità e migliorando la sicurezza, la scalabilità e la manutenzione delle soluzioni.
Questa guida presenta i quattro pattern principali utilizzati nelle architetture enterprise Power Platform:
- RPC (Remote Procedure Call): chiamate dirette tra applicazioni.
- Relay: comunicazione mediata tramite componenti intermedi.
- Publish-Subscribe: messaggistica asincrona basata su eventi.
- Request-Callback: estensione asincrona del Pub/Sub con risposta.
1. Pattern RPC (Remote Procedure Call)
Il Remote Procedure Call è il pattern di integrazione più semplice: un’applicazione invoca direttamente un’API di un’altra applicazione, ottenendo una risposta immediata. È un modello synchronous request-response ideale per scenari di basso volume e bassa latenza.
Architettura tipica
In Power Platform, questo pattern può essere implementato attraverso:
- Plug-in personalizzati o Custom Workflow Actions registrati in modalità sincrona.
- Endpoint HTTP o HTTPS, protetti da Azure API Management.
- Autenticazione tramite OAuth 2.0 o Azure Active Directory.
Vantaggi
- Implementazione semplice e diretta.
- Risposta immediata alle richieste.
Limitazioni
- Scalabilità limitata per carichi elevati.
- Dipendenza diretta tra i sistemi (tight coupling).
- Richiede alta disponibilità dell’endpoint remoto.
2. Relay Pattern
Il Relay Pattern introduce un livello intermedio tra applicazione chiamante e applicazione ricevente. Questo middleware gestisce la comunicazione, aggiungendo funzionalità di sicurezza, logging e tracciamento.
Esempio di architettura
In Power Platform, questo pattern è comunemente implementato con:
- Azure Service Bus con plug-in integrato (ServiceBusPlugin).
- Applicazioni listener scritte in .NET o eseguite in Azure Functions.
- API Management per proteggere le chiamate in ingresso.
Pro e contro
Vantaggi
- Decoupling tra mittente e destinatario.
- Supporto di log, tracciabilità e sicurezza centralizzata.
- Comunicazione outbound semplificata (nessuna porta inbound esposta).
Limitazioni
- Richiede configurazione complessa del listener.
- Possibile latenza aggiuntiva.
3. Publish–Subscribe Pattern
Il modello Publish–Subscribe (Pub/Sub) è un paradigma asincrono basato su eventi, ideale per scenari in cui più applicazioni devono reagire a un evento comune. Un’applicazione pubblica un messaggio su un middleware, e più sottoscrittori lo ricevono e lo elaborano indipendentemente.
In Power Platform, questo pattern è implementato attraverso:
- Integrazione nativa con Azure Service Bus (code o topic).
- Azure Event Hubs per scenari ad alta scalabilità.
- Azure Logic Apps o Power Automate per la gestione della logica applicativa.
Il Pub/Sub consente un’integrazione asincrona e resiliente, dove i messaggi restano in coda finché i listener non li elaborano.
Vantaggi
- Alta scalabilità e affidabilità.
- Disaccoppiamento totale dei componenti.
- Supporto per più sottoscrittori contemporanei.
Limitazioni
- Complessità nella gestione degli errori.
- Natura asincrona: nessuna risposta diretta al mittente.
4. Request–Callback Pattern
Il pattern Request–Callback estende il Pub/Sub aggiungendo una risposta asincrona. La comunicazione si basa su un Correlation ID che consente di associare la risposta alla richiesta originale.
Tipicamente, viene implementato con:
- Azure Service Bus o Event Hubs per la messaggistica.
- Azure Logic Apps per la gestione della logica e della correlazione.
- Azure API Management per la sicurezza e l’esposizione dell’API.
Questo approccio è adatto a scenari in cui è richiesta una conferma o un risultato da parte del sistema ricevente, pur mantenendo un’architettura asincrona e scalabile.
Vantaggi
- Permette feedback controllato in ambienti distribuiti.
- Alta sicurezza e tracciabilità grazie all’uso del Correlation ID.
Limitazioni
- Maggiore complessità nella gestione della correlazione.
- Richiede orchestrazione accurata delle componenti cloud.
Domande frequenti sui pattern di integrazione
Quale pattern è più adatto per l’integrazione in tempo reale con Dataverse?
Il pattern RPC è ideale per le comunicazioni sincrone e immediate, ma per scenari enterprise si consiglia di valutare l’uso del Relay pattern con API Management per una maggiore sicurezza e tracciabilità.
Quando scegliere un’architettura asincrona?
Un’architettura asincrona basata su Publish–Subscribe o Request–Callback è consigliata quando si vuole garantire resilienza, disaccoppiamento e scalabilità, ad esempio in sistemi distribuiti o integrati con Azure.
Come garantire la sicurezza nelle integrazioni?
Microsoft raccomanda di usare Azure API Management per proteggere endpoint e implementare autenticazione OAuth 2.0. Inoltre, l’uso di Azure Active Directory garantisce controllo accessi e auditing.
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