Sicurezza Power Platform: Autenticazione per Utenti Interni
Comprendere le strategie di autenticazione per utenti interni nella Microsoft Power Platform è essenziale per progettare un'architettura sicura e scalabile. Esploriamo gli approcci Cloud Identity, Password Hash Synchronization (PHS), Pass-through Authentication (PTA), Federation, Single Sign-On (SSO), Multi-Factor Authentication (MFA) e Conditional Access (CA).
Introduzione all’autenticazione interna in Power Platform
Nel contesto della Microsoft Power Platform, l’autenticazione è il meccanismo che consente di verificare l’identità di un utente o servizio prima di concedere l’accesso a risorse cloud come Dataverse, Power Apps, Power Automate o Power BI. Gli utenti interni di un’organizzazione sono gestiti principalmente tramite Azure Active Directory (AAD), che funge da provider centrale di identità e da punto di integrazione con eventuali infrastrutture on-premises.
Le aziende possono scegliere di adottare un approccio puramente cloud o un modello ibrido, integrando Active Directory locale con AAD tramite componenti come Azure AD Connect. Le motivazioni per creare una connessione ibrida includono la necessità di mantenere il controllo sui processi di provisioning, di applicare policy di sicurezza consolidate e di garantire un’esperienza di accesso unificata.
Approcci di autenticazione disponibili
Microsoft supporta diversi modelli di autenticazione per utenti interni. Ogni approccio risponde a specifiche esigenze di sicurezza, controllo e semplicità di gestione.
1. Cloud Identity
L’approccio Cloud Identity è il più semplice e completamente gestito nel cloud. Gli utenti vengono creati e mantenuti direttamente in Azure Active Directory, senza alcuna dipendenza da directory locali. È ideale per organizzazioni nativamente cloud o per startup che non necessitano di infrastrutture on-premise.
Il processo prevede due passaggi principali:
- L’utente richiede l’accesso a un servizio cloud (es. Power Apps o Power BI).
- Il servizio delega l’autenticazione ad Azure AD, che verifica le credenziali e rilascia un token di accesso.
Questo modello supporta funzionalità come Conditional Access, MFA e self-service password reset.
2. Password Hash Synchronization (PHS)
La synchronizzazione degli hash delle password rappresenta il metodo più diffuso per implementare un’identità ibrida. Attraverso Azure AD Connect, gli hash delle password degli utenti vengono sincronizzati nel cloud, consentendo l’autenticazione direttamente in Azure AD pur mantenendo la gestione delle identità on-premises.
Questo approccio consente agli utenti di utilizzare le stesse credenziali aziendali in ambienti locali e cloud, semplificando l’esperienza utente e riducendo la manutenzione amministrativa. L’autenticazione avviene interamente nel cloud, ma la sincronizzazione mantiene la coerenza delle password.
3. Pass-through Authentication (PTA)
La Pass-through Authentication consente ad Azure AD di delegare la verifica delle credenziali direttamente a un server locale. Quando un utente tenta di accedere, Azure AD inoltra la richiesta di autenticazione a un agente installato on-premises, che verifica le credenziali contro l’Active Directory locale.
Questo approccio è utile quando l’organizzazione vuole evitare la sincronizzazione degli hash delle password nel cloud, mantenendo il controllo completo sull’autenticazione locale. Supporta anche Single Sign-On per dispositivi uniti al dominio.
4. Federation (ADFS)
La Federation è la soluzione più avanzata e flessibile, basata su Active Directory Federation Services (ADFS). È spesso scelta da grandi organizzazioni multinazionali che possiedono infrastrutture di sicurezza consolidate e necessitano di requisiti di autenticazione personalizzati.
La Federation consente di:
- Implementare Single Sign-On completo per dispositivi domain-joined.
- Applicare regole di accesso condizionale avanzate tramite claim rules.
- Supportare autenticazioni certificate, smart-card o provider esterni.
- Integrare più foreste Active Directory.
Pur richiedendo un’infrastruttura più complessa (inclusi server ADFS e proxy), questo approccio offre il massimo livello di controllo e personalizzazione.
Funzionalità di sicurezza aggiuntive
Conditional Access (CA)
Il Conditional Access è una delle funzionalità più potenti di Azure AD, progettata per applicare controlli di accesso in base a condizioni predefinite. Le regole possono considerare:
- Tipo di utente o gruppo di appartenenza
- Tipo di dispositivo o stato di conformità
- Applicazione richiesta
- Posizione geografica
- Segnali di rischio provenienti da Azure Identity Protection
In base a questi segnali, il sistema può concedere o negare l’accesso, oppure richiedere ulteriori verifiche come l’MFA. L’uso di Conditional Access richiede una licenza Azure AD Premium.
Multi-Factor Authentication (MFA)
La MFA aggiunge un secondo fattore di verifica oltre alla password, riducendo drasticamente il rischio di accessi non autorizzati. Può includere notifiche push, token, SMS o chiavi di sicurezza hardware. È fortemente raccomandata per amministratori, sviluppatori e utenti con accesso a risorse critiche della Power Platform.
Single Sign-On (SSO)
Il Single Sign-On consente agli utenti di accedere una sola volta per utilizzare più servizi Microsoft 365 e Power Platform. Quando un dispositivo è registrato o aggiunto al dominio, l’autenticazione è trasparente e continua tra le applicazioni.
Governance e gestione degli account
Una governance efficace dell’autenticazione interna non si limita al login. Include anche la gestione del ciclo di vita dell’utente, la definizione delle policy di sessione e la segmentazione per ambienti.
- Utilizzare gruppi di sicurezza o Microsoft 365 per controllare quali utenti vengono sincronizzati nei vari ambienti Dataverse.
- Applicare session timeout e inactivity timeout per ridurre il rischio di abusi.
- Monitorare gli accessi tramite Power Platform Admin Center e Azure AD Monitoring.
Queste misure garantiscono che solo gli utenti autorizzati possano accedere agli ambienti corretti e che le policy di sicurezza aziendale siano rispettate in modo coerente.
Domande frequenti sull’autenticazione interna
Qual è la differenza tra PHS e PTA?
La Password Hash Synchronization sincronizza gli hash delle password in Azure AD, permettendo al cloud di autenticare gli utenti direttamente. La Pass-through Authentication invece inoltra la richiesta di autenticazione ai server locali, mantenendo la verifica interamente on-premises.
Quando è consigliata la Federation?
La Federation è consigliata per organizzazioni con più foreste Active Directory, requisiti di autenticazione avanzata o necessità di integrazione con provider esterni tramite ADFS.
Il Conditional Access è incluso in tutte le licenze?
No, il Conditional Access richiede una licenza Azure AD Premium P1 o superiore.
Approfondisci la Sicurezza nella Power Platform
Scopri come integrare autenticazione, autorizzazione e governance nei tuoi progetti Power Platform.