Dataverse: Business Rules & Business Process Flow (BPF)

Automazioni client-side, workflow classici e processi visivi per modellare logiche aziendali efficaci in Microsoft Dataverse.

Introduzione alle automazioni in Dataverse

Microsoft Dataverse offre un insieme completo di strumenti per automatizzare processi aziendali, ridurre errori manuali e migliorare la produttività. Tra questi strumenti, le Business Rules, i workflow classici e i Business Process Flow (BPF) rappresentano tre pilastri fondamentali per implementare logiche di business senza scrivere codice complesso.

Le automazioni in Dataverse possono essere configurate per eseguire azioni lato client o lato server, garantendo che i dati rispettino regole aziendali predefinite in ogni fase del processo. In questa guida analizzeremo in profondità le loro caratteristiche, differenze e scenari d’uso.

Business Rules: automazioni semplici e immediate

Le Business Rules sono la forma più accessibile di automazione in Dataverse. Possono essere create direttamente dal Maker Portal e applicate a livello di tabella o di form. Ogni Business Rule è composta da condizioni e azioni, che determinano il comportamento dell’interfaccia o dei dati in base a logiche definite.

Esempio di Business Rule Condizione: Se "Stato" = "Chiuso" Azione: Blocca campo "Importo" e mostra messaggio
Esempio visuale di logica condizionale in una Business Rule di Dataverse.

Tra le azioni più comuni configurabili in una Business Rule troviamo:

  • Impostare il valore predefinito di una colonna
  • Modificare dinamicamente il valore di un campo
  • Bloccare o sbloccare un campo sul form
  • Rendere visibile o nascosto un campo
  • Definire un campo come obbligatorio o facoltativo
  • Mostrare messaggi di errore o raccomandazioni

Le Business Rules possono essere eseguite sia lato client che lato server, a seconda della configurazione. Questo consente di mantenere coerenza tra interfaccia e dati archiviati, anche quando le modifiche provengono da integrazioni esterne o API.

Workflow classici: automazioni di background

I Classic Dataverse Workflows rappresentano un approccio più tradizionale all’automazione, ereditato dalle prime versioni di Dynamics CRM. Sono processi che possono essere eseguiti in modo sincrono o asincrono, in background, e che possono gestire scenari complessi di business.

Un workflow sincrono viene eseguito come parte della transazione principale — ad esempio, durante il salvataggio di un record — e restituisce risultati immediati. Un workflow asincrono, invece, viene eseguito separatamente e non interferisce con l’esperienza interattiva dell’utente.

I workflow classici permettono di:

  • Creare o aggiornare record in Dataverse
  • Applicare logiche condizionali e ramificazioni
  • Avviare workflow secondari o custom actions
  • Gestire automazioni basate su eventi come creazione, aggiornamento o eliminazione di record

Nonostante la loro utilità, Microsoft raccomanda di preferire Power Automate per le automazioni moderne e asincrone, mantenendo i workflow classici solo per scenari che richiedono esecuzione sincrona.

Business Process Flow: guida visiva ai processi

I Business Process Flow (BPF) rappresentano un’evoluzione delle automazioni in chiave visiva. Essi offrono un’interfaccia guidata che accompagna l’utente attraverso fasi e passaggi di un processo aziendale, garantendo coerenza e conformità alle regole operative.

Ogni BPF è composto da stages (fasi) e steps (passaggi). Ogni fase può contenere azioni, campi obbligatori, flussi o workflow associati che si attivano al cambio di stato o al completamento della fase.

Fase 1: Qualifica Fase 2: Offerta Fase 3: Chiusura
Schema semplificato di un Business Process Flow in Dataverse.

Le funzionalità principali dei BPF includono:

  • Gestione di condizioni e ramificazioni logiche
  • Associazione di flussi e workflow a specifiche fasi
  • Collegamento dei BPF a più tabelle contemporaneamente
  • Controllo dell’accesso tramite ruoli di sicurezza

Un singolo record può avere fino a dieci BPF attivi in parallelo, consentendo la gestione di processi complessi e interdipendenti. I BPF sono ideali per scenari come la gestione delle opportunità di vendita, i processi di approvazione o i flussi di assistenza clienti.

Integrazione tra Business Rules, Workflow e BPF

In Dataverse, le automazioni possono lavorare in sinergia. Le Business Rules forniscono reattività immediata sul form, i workflow gestiscono logiche in background, mentre i BPF offrono una guida visiva per l’utente. Un approccio integrato consente di modellare processi robusti, scalabili e user-friendly.

Un esempio pratico: un BPF può attivare un workflow al completamento di una fase, che a sua volta aggiorna campi specifici e applica Business Rules per adattare dinamicamente l’interfaccia.

Strumenti di configurazione e sviluppo

La configurazione di Business Rules e BPF avviene principalmente nel Power Apps Maker Portal. Gli sviluppatori possono invece utilizzare Client API e strumenti di sviluppo come Visual Studio o Visual Studio Code per estendere le automazioni con codice JavaScript o plug-in personalizzati.

Best practice

  • Usare Business Rules per logiche semplici, evitando codice superfluo.
  • Preferire Power Automate per automazioni asincrone e cross-applicative.
  • Limitare il numero di controlli e automazioni attive per ottimizzare le performance.
  • Testare i BPF con utenti reali per garantire chiarezza e usabilità.

Risorse correlate

Domande frequenti su Business Rules e BPF

Cosa sono le Business Rules in Dataverse?

Le Business Rules sono automazioni configurabili che permettono di modificare il comportamento dei form o dei dati in base a condizioni. Possono, ad esempio, rendere obbligatori alcuni campi o mostrare messaggi di errore.

Quando usare un workflow invece di una Business Rule?

Usa un workflow quando devi automatizzare processi complessi o di background, come la creazione automatica di record o l’invio di notifiche. Le Business Rules, invece, sono più adatte a logiche di interfaccia immediate.

I BPF sono disponibili per tutte le tabelle?

Sì, purché la tabella sia abilitata ai processi. È possibile configurare fino a dieci BPF paralleli per record, ciascuno con logiche di fasi e condizioni.

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